Recensione della serie Tv “Tell me you love me”

Mi è capitato di guardare, in questi giorni, i 10 episodi della serie TV, prodotta da HBO nel 2007, Tell me You love me che racconta le storie di tre coppie che stanno attraversando profonde crisi. Per affrontare i problemi di coppia, in momenti diversi Jamie e Hugo, Katie e David, e Carolyn e Palek si fanno aiutare dalla terapeuta May Foster, la quale ha, a sua volta, alcuni nodi da sciogliere nel rapporto con il marito Arthur.

Personaggi ed interpreti principali

D.ssa May Foster interpretata da Jane Alexander
Jaime interpretata da Michelle Borth
Hugo interpretato da Luke Kirby
David interpretato da Tim DeKay
Katie interpretata da Ally Walker
Carolyn interpretata da Sonya Walger
Palek interpretato da Adam Scott
Mason interpretata da Katharine Towne
Arthur interpretato da David Selby
Nick interpretato da Ian Somerhalder

La trama

Nel corso dei 10 episodi della serie lo spettatore entra nella vita e nelle dinamiche quotidiane delle 3 coppie venendo a conoscenza delle problematiche che ciascuna sta affrontando. I personaggi entrano in contatto reciprocamente in maniera indiretta e talvolta fortuita, ma hanno in comune la stessa terapista di coppia, la dottoressa May Foster anche lei impegnata a costruire il rapporto con il marito – che sessualmente parlando non ha nulla da invidiare alle performance degli altri più giovani protagonisti – affrontando il fantasma di un rapporto mai definitivamente risolto con l’ex compagno e delle insicurezze che tale presenza genera in Arthur.

Iniziamo a conoscere le coppie protagoniste di questa serie televisiva. Carolyn e Palek ormai da alcuni mesi, stanno cercando di avere un figlio. Per Carolyn la gravidanza è diventata un’ossessione al punto di essere disposta a sottoporsi ad una inseminazione eterologa qualora il compagno non potesse avere figli. Carolyn vive ormai l’atto sessuale come mezzo per rimanere incinta ed alla lunga porta Palek ad una situazione di estremo disagio obbligato a rapporti “a comando” nei giorni di fertilità della compagna. L’uomo vorrebbe ritrovare l’intimità e la naturalezza nel rapporto con la moglie e per questo decidono di farsi aiutare dalla dottoressa Foster. I coniugi decidono di provare la carta dell’inseminazione, una volta verificato che entrambi sono in grado di avere figli e nessuno dei due manifesta problemi fisiologici, ma nemmeno questa volta Carolyn riesce a rimanere incinta. Quando la donna pare ormai rassegnata a non diventare madre, a seguito di un ritardo del ciclo mestruale, con un test di gravidanza scopre di aspettare un bambino. Palek, nel frattempo, comincia a pagare lo stress affrontato nei mesi, la vita non più serena con la moglie lo porta a capire che, molto probabilmente, non desidera diventare padre. L’uomo entra in una profonda crisi ed assalito da paure e preoccupazioni finisce per essere vittima di un grave attacco di panico che lo conduce ad un ricovero ospedaliero. Uscito dall’ospedale, Palek confida alla moglie di esser giunto alla consapevolezza di non desiderare un figlio e che la situazione cui la loro relazione è giunta non lo rende più felice. La coppia si separa per alcune settimane fino a quando la gravidanza di Carolyn evolve drammaticamente in un aborto spontaneo.

La seconda coppia è formata dai giovani Jaime e Hugo. Lei lavora in un ristorante e Hugo è insegnante in una scuola per bambini, vivono una relazione molto vivace e gratificante e sono ad un passo dal matrimonio. Durante la festa per il loro fidanzamento Jamie ascolta di nascosto una conversazione tra Hugo ed un suo amico e viene colpita da una battuta del suo fidanzato che lascia intendere che è incapace di essere fedele. Da quel momento la ragazza comincia a non fidarsi più di Hugo e non perde occasione per manifestargli la sua gelosia e la sua insicurezza. Il loro rapporto va in crisi fino a portarli alla rottura nonostante provino, grazie alla loro intesa sessuale a mantenere in piedi la relazione. Jamie si pente subito di aver lasciato il suo ragazzo, ma Hugo pare irremovibile: ha capito che il suo amore per Jamie è diventato un sentimento logorante, una sorta di dipendenza. La ragazza si rivolge allora alla dottoressa Foster ritenendo che il fallimento della relazione con Hugo, la sua insicurezza, la sua dipendenza dal sesso siano problemi da risolvere. Sebbene la psicologa le consigli di stare da sola per un po’ di tempo per ritrovare il suo equilibrio, Jamie inizia una relazione con Nick, un ragazzo conosciuto sul posto di lavoro che, come lei, ha appena concluso una relazione sentimentale. Nick si innamora di Jamie, ma la ragazza pare bloccata probabilmente perché ancora legata ad Hugo.

Infine conosciamo Katie e Dave, coppia sposata da molti anni e con 2 figli ancora piccoli. Gli impegni di lavoro, i figli, la routine quotidiana hanno creato grande distanza tra i coniugi dal punto di vista sessuale, distanza che, nel tempo, è diventata un vero e proprio blocco che Katie e Dave sembrano non riuscire a superare. Katie decide di rivolgersi alla dottoressa Foster anche se il marito non è d’accordo e non vuole partecipare con lei alle sedute. La donna si sente rifiutata da Dave, lo ha visto masturbarsi piuttosto che fare l’amore con lei e non capisce cosa stia accadendo al loro rapporto. Quando anche Dave accetta di partecipare alla terapia, la dott.ssa Foster consiglia alla coppia di ritagliarsi momenti per stare insieme e ritrovare la loro intimità. Dave e Katie ci provano, ma il blocco che li sta condizionando non riesce ad essere sciolto, faticano ad accogliersi reciprocamente ed a fare il primo passo sebbene siano profondamente innamorati e molto collaborativi nella gestione della famiglia. Riusciranno a risolvere il loro problema solo quando la loro relazione rischia davvero di arrivare al punto di rottura.

La mia recensione

Tell me You love me è il titolo della serie e di “ti amo” ne sentiamo dire davvero tanti, episodio dopo episodio. “Ti amo” che si ripetono reciprocamente e quasi ossessivamente Dave e Katie nel tentativo di convincersi che l’amore è più importante del sesso e probabilmente per restare aggrappati a quel sentimento al di la di tutti i problemi che devono affrontare. Il “ti amo” che è quasi un simbolo di quell’amore per sempre che sogna Jamie, ma che fatica a realizzare con Hugo probabilmente perchè incapace lei stessa di amore e fedeltà. “Ti amo” che viene pronunciato da Palek e Carolyn e che, per ciascuno dei due, pare avere prospettive e progetti diversi e quasi opposti. Ancora “ti amo” che la dottoressa Foster ripete al marito nel tentativo di dimostrargli che l’ex compagno non abita più nel suo cuore.
La serie ha fatto scalpore alla sua uscita per le esplicite e frequenti scene di sesso che vedono coinvolti tutti i protagonisti. Una serie decisamente improntata sul realismo, sottolineato anche dal frequente uso della telecamera a mano, che ha costretto gli attori ed i produttori della serie ad affermare pubblicamente che le scene più calde erano soltanto finzioni sceniche, dovendo rispondere alle frequenti dicerie circa il fatto che gli atti sessuali si fossero svolti realmente. Non mi sento di dire che tale realismo sia eccessivo, sebbene certi aspetti potessero essere lasciati all’eventuale immaginazione dello spettatore. Come sempre, di fronte a tali argomenti, gioca un fondamentale ruolo la sensibilità personale, ma resta per tutti la garanzia che ciascuno spettatore è pur sempre libero di scegliere cosa guardare e cosa no: queste sono, in fondo, la democrazia e la libertà proprie di ogni forma d’arte!
Molto particolare è lo schema narrativo degli episodi in cui il titolo della serie compare soltanto alla fine, in cui gli episodi iniziano senza alcuna introduzione e si concludono sempre con un brano musicale che inizia a poche scene dal termine, quasi ad avvisare che l’episodio è giunto alla conclusione.

Forse sarò una voce fuori dal coro, ma devo riconoscere che la serie mi è piaciuta, ho apprezzato lo stile narrativo ed il modo in cui i personaggi sono stati caratterizzati. Mi è stato naturale simpatizzare con le difficoltà e le problematiche di Katie e Dave, una coppia legata da un profondo sentimento totalmente schiacciato dal tran tran quotidiano e dalle responsabilità familiari. Ben riuscito, a mio parere è il personaggio di Jamie, una ragazza innamorata dell’amore che sogna, a parole, l’amore eterno, ma che è probabilmente poco capace di amare davvero e di costruire relazioni che vadano oltre la superficie ed oltre la sfera sessuale. Ho trovato infine meravigliosamente scritto ed interpretato il personaggio di Palek, un uomo che, per amore, ha pian piano rinunciato a se stesso, ai suoi desideri, alla propria felicità fino a che il peso di tali rinunce non ha iniziato ad incrinare l’amore nei confronti di una compagna così impegnata ad inseguire i suoi desideri da non tener più conto di quelli del marito e, anzi, pretendendo che Palek desiderasse ciò che lei desiderava.
La serie avrebbe dovuto avere un seguito l’anno successivo, ma il progetto è stato abbandonato in mancanza, pare, di una sceneggiatura ed una trama che meritassero di essere girate.

 

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