Recensione della serie TV “The Sinner” Stagione 1 – Cora

The Sinner è una serie TV andata in onda su USA Network nel 2017 e approdata sulla piattaforma Netflix. Sono state al momento girate tre stagioni, ciascuna auto-conclusiva, che trattano tre diverse indagini che vedono protagonista il detective Harry Ambrose. La prima stagione si basa sul romanzo di Petra Hammesfahr ed è prodotta e interpretata da Jessica Biel. Ci troviamo davanti ad un bellissimo giallo, per certi versi, atipico. Conosciamo, infatti, fin dall’inizio il colpevole, ma le indagini che vengono svolte nel corso degli otto episodi, ci porteranno a scoprire il movente e i retroscena che hanno portato Cora a commettere un atroce omicidio.

Il cast

Jessica Biel interpreta Cora Tannetti
Bill Pullman interpreta Harry Ambrose
Christopher Abbott interpreta Mason Tannetti
Patti D’Arbanville interpreta Lorna Tannetti
Abby Miller interpreta Caitlin Sullivan
Danielle Burgess interpreta Maddie Beecham
Jacob Pitts interpreta J. D. Lambert
Nadia Alexander interpreta Phoebe Lacey
enid Graham interpreta Elizabeth Lacey
Eric Todd interpreta Frankie Belmont
Kathryn Erbe interpreta Fay Ambrose
Dohn Norwood interpreta Dan Leroy
Joanna Adler interpreta Anne Farmer

La trama

Dorchester, New York. Cora Lacey è una tranquilla madre di famiglia che vive prendendosi cura del figlio, Laine, e aiutando il marito Mason Tannetti nell’azienda di famiglia. Durante una giornata al mare, davanti allo sguardo incredulo del marito, Cora, in preda ad un raptus, si avvicina ad un ragazzo seduto con gli amici a pochi passi da lei e lo accoltella ripetutamente fino ad ucciderlo.
Il gesto della donna sembra del tutto inspiegabile e lei stessa non è in grado di giustificarlo. La memoria di Cora è molto nebulosa, ma rendendosi conto del crimine commesso, la donna si dichiara subito colpevole e si rassegna ad affrontare le conseguenze del suo gesto. Il caso è chiuso, ma al detective Harry Ambrose qualcosa non torna. Cora non sembra il prototipo della spietata assassina e l’uomo decide di indagare sul suo passato arrivando a scoprire un trascorso del tutto inaspettato.

La mia recensione

La vita di Cora viene sconvolta da un improvviso ed inspiegabile raptus omicida. The sinner: la peccatrice, il peccatore. Pare essere questo il filo invisibile che lega Cora Tannetti e il detective Harry Ambrose. Cora è cresciuta in una famiglia con rigidissimi valori religiosi, continuamente oppressa da una madre che le caricava sulle spalle enormi sensi di colpa per i gravissimi problemi di salute di sua sorella, Phoebe. Il detective Ambrose, invece, sta affrontando la crisi del suo matrimonio probabilmente causata dalle sue pulsioni sessuali, per certi versi, estreme.

Senso del peccato e senso di colpa sono gli elementi con cui Cora e Phoebe sono cresciute. Molto complici tra loro, hanno reagito, come spesso accade, cercando la trasgressione e assaporando il gusto del proibito. La sorella minore esorcizza la malattia che la costringe a letto spronando Cora a non privarsi di esperienze e piaceri e sognando, un giorno, di potersi allontanare con lei dalla famiglia per vivere insieme.
The Sinner è una serie coinvolgente che, attraverso progressivi flashback, ci accompagna alla scoperta del passato della protagonista per comprendere le ragioni scatenanti del suo gesto folle. Un thriller psicologico che riesce nel suo intento navigando tra i ricordi della donna desiderosa di ricostruire una porzione di vita che la sua mente pare avere rimosso.

Ci sono due uomini nella vita di Cora. Il marito, Mason, che si ritrova ad affrontare la tempesta che ha travolto la moglie e deve fare i conti con i lati oscuri della donna che, via via, emergono dalle indagini. J.D. Lambert, il primo amore di Cora, uno spacciatore senza scrupoli che ha condotto la giovane in una strada di vizi e perdizioni e che Cora ha assecondato vedendolo come una concreta opportunità per affrancarsi dalla sua famiglia e liberarsi dal giogo che la opprimeva.

La serie è certamente scritta bene – non ho letto il romanzo da cui è tratta – e diventa sempre più appassionante episodio dopo episodio. La regia è essenziale ed efficace e rende bene, grazie anche alla splendida interpretazione di Jessica Biel, la complessa psicologia e il disagio di Cora. Notevole è anche la prova di Bill Pullman, nei panni del Detective Ambrose, un uomo enigmatico in perenne lotta con se stesso, capace di guardare oltre le apparenze e deciso ad aiutare Cora non appena si convince che quell’omicidio debba avere una qualche ragionevole spiegazione.
l’unica critica che mi sento fare a questa serie, dal punto di vista della trama, riguarda la grande facilità con cui, d’un tratto, Cora ricorda il suo passato non appena mette piede nei luoghi della sua adolescenza. Questi passaggi risolutivi della storia fanno, a mio parere, perdere un po’ di tensione al racconto, ma nell’insieme risultano essere soltanto un piccolo peccato veniale.

 

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