Recensione de “L’isola delle bambole” di Maria Elena Cristiano

“Le persone hanno un disperato bisogno di credere nella promessa di un mondo migliore. Di credere che chi li ha amati non li ha abbandonati. Hanno bisogno di sentire ciò che non riescono a vedere. Hanno bisogno di qualcuno che gli mostri che c’è qualcosa dopo la morte, qualcosa di misterioso, ma reale.” (cit.)

Fred Wallstone sbarca il lunario spacciandosi per un medium, truffando ricche vedove che finge di mettere in contatto con le anime dei propri cari defunti e, talvolta, seducendole in cambio di denaro. Non immagina, Fred, di trovarsi ad avere a che fare con un vero fantasma: Joseph Fuller, giovane vittima della famosa strage del liceo di Columbine nel Colorado. Dopo qualche attimo in cui le emozioni di Fred oscillano tra l’incredulità, il terrore e la paura di essere impazzito, l’uomo si rassegna ad accettare di essere entrato davvero in contatto con uno spirito. Il suo DNA di incallito truffatore lo porta immediatamente a proporre a Joseph di collaborare con lui nell’attività di medium, per fare da tramite con le anime dei defunti.

“Nell’arco di dodici mesi, il piccolo truffatore con spiccate attitudini da accompagnatore di vecchie riccone si era trasformato nello spiritista più infallibile a memoria d’uomo. Secondo soltanto ad un tizio barbuto che resuscitava cadaveri e passeggiava sulle acque.” (cit.)

La notorietà di Fred Wallstone è alle stelle, le richieste fioccano e, con l’aiuto di Joseph, il medium è diventato così abile da esser chiamato addirittura dalle forze dell’ordine per risolvere casi complicati. Quando viene contattato da un ricco produttore Hollywoodiano che – dopo aver ristrutturato un enorme magione inglese per trasformarla in un resort di lusso – si era trovato senza clienti scoprendo che il castello era infestato, Fred raggiunge la consacrazione definitiva risolvendo il problema con l’aiuto determinante di Joseph. In questa occasione, Fred e Joseph incontrano Sir Edward Howard IX Duca di Norfolk, il vampiro sith che infestava il castello e, unendo l’utile al dilettevole, lo convincono ad aggregarsi alla loro, quantomai particolare, società di consulenze mediatiche.

Grazie all’uso spregiudicato dei poteri ultraterreni del fantasma e del vampiro, Fred diventa una star a tutti gli effetti e dopo aver superato brillantemente le prove cui alcuni detrattori lo sottopongono, il medium approda in televisione, alla CBS, ospite della trasmissione Evening News condotta dalla giornalista Sara Branninghan. Nel tentativo di smascherarlo la donna, durante una delle ospitate del medium, lo sfida in diretta nazionale a risolvere l’antico mistero dell’isola della bambole, in Messico. Fred accetta senza esitazioni ritrovandosi a combattere, insieme ai suoi fedeli collaboratori, il demone che infesta l’isola di Xochimilco.

“Ci troviamo a Città del Messico, nella delegazione di Xochimilco, a pochi chilometri dalla riserva naturale proclamata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1987 iniziò a spiegare Dalton dal vidiwall. Quella che vedete alle mie spalle è stata per quasi cinquant’anni la casa di uno dei più famosi eremiti dell’epoca moderna: Julián Santana Barreto.” (cit.)


“Le bambole dell’isola non possono essere sottratte o lo spirito si vendicherà» continuò Dalton, «non debbono essere contate, ma solo aggiunte. Questo dice la leggenda che aleggia su questa terra ormai dimenticata da Dio.” (cit.)

Dopo aver letto e recensito i suoi romanzi, Belial e Me and the devil, non ho potuto non acquistare L’isola delle Bambole di Maria Elena Cristiano. Un romanzo fantasy dalla trama avvincente che racconta l’avventura nell’isola messicana dell’originale quartetto formato dal medium truffatore, Fred Wallstone, dal fantasma Joseph Fuller, dal vampiro dandy Sir Edward di Norfolk e dalla giornalista televisiva Sara Branninghan. La storia si basa su fatti e luoghi reali: l’isola delle bambole è, infatti, una piccola isola messicana sul lago Teshuil nel distretto di Xochimilco in cui si trovano migliaia di bambole appese ovunque. Il creatore di tale lugubre luogo fu Julián Santana Barrera che, perlustrando l’isola, rinvenne il corpo di una bambina affogata. Accanto al cadavere c’era la sua bambola e l’uomo decise di appenderla ad un albero per dare pace all’anima della piccola vittima. Juliàn, sempre più ossessionato da questo fatto tragico, iniziò a raccogliere bambole, spesso rotte, mutilate e rovinate, appendendole in tutta l’isola. Quando nel 2001 l’eremita annegò proprio come la bambina, si diffuse la leggenda che l’uomo fosse stato ucciso dalle bambole che di notte prendevano vita.

Con l’abilità che la contraddistingue, Maria Elena Cristiano crea quattro personaggi di sicuro impatto, ognuno dei quali è caratterizzato in maniera eccelsa e le interazioni e i dialoghi tra loro sono sempre densi di realismo, equilibrio e intelligente ironia.
Ho ritrovato, nel romanzo, lo stile peculiare dell’autrice che già mi aveva positivamente colpito in occasione delle letture precedenti: la scelta ponderata delle parole, l’umorismo arguto, l’accuratezza nelle descrizioni, anche dei particolari più lugubri, da brava autrice horror.
L’isola delle bambole è un romanzo molto ben scritto, certamente consigliato agli amanti del genere fantasy con una giusta spruzzata di suspense e horror, una storia che riesce a catturare il lettore fin dalle prime righe.

L’autrice

Maria Elena Cristiano nasce e vive a Roma.
Laureata in Medicina, dirige BabylonCafe’ (www.babyloncafe.eu), associazione che si occupa di servizi letterari.
Oltre a L’isola delle bambole, ha scritto i romanzi Belial (Edikit) Me and the Devil (Delos Digital), Immortali (Kimerik).
Ha scritto numerosi racconti, pubblicati in diverse antologie e recensioni cinematografiche su diverse testate.

La scheda del libro

Autore: Maria Elena Cristiano
Titolo: L’isola delle bambole
Editore: Capponi Editore
Data di pubblicazione: 28/07/2021
Genere: Fantasy
Pagine: 312

 

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