Recensione della serie TV “Omicidio a Easttown”

Ecco la nuovissima serie crime prodotta da HBO e trasmessa da SKY – Mare of Easttown nel suo titolo originale – che vede protagonista una detective della polizia, tormentata dai demoni del suo passato, ambientata in una piccola città di periferia, Easttown, sconvolta dal tragico omicidio di una giovane mamma. Una serie autoconclusiva di 7 puntate, creata da Brad Ingelsby, diretta da Craig Zobel e magistralmente interpretata da Kate Winslet.

Il Cast

Marianne “Mare” Sheehan interpretata da Kate Winslet
Lori Ross interpretata da Julianne Nicholson
Helen Fahey interpretata da Jean Smart
Siobhan Sheehan interpretata da Angourie Rice
Frank Sheehan interpretato da David Denman
Padre Dan Hastings interpretato da Neal Huff
Richard Ryan interpretato da Guy Pearce
Erin McMenamin interpretata da Cailee Spaeny
Carter, interpretato da John Douglas Thompson
John Ross interpretato da Joe Tippett
Colin Zabel interpretato da Evan Peters
Carrie Layden interpretata da, Sosie Bacon
Mark Burton interpretato da James McArdle
Dylan Hinchey interpretato da Jack Mulhern
Kenny McMenamin interpretato da Patrick Murney
Brianna Delrasso interpretata da Mackenzie Lansing
Billy Ross interpretato da Robbie Tann
Drew Sheehan interpretato da Izzy King
Kevin Sheehan interpretato da Cody Kostro
Katie Bailey interpretata da Caitlin Houlahan
Ryan Ross interpretato da Cameron Mann
Moira Ross interpretata da Kassie Mundhenk
Faye interpretata da Kate Arrington

La trama

Mare Sheehan è una detective – che vive nella cittadina di Easttown – e che non si è più ripresa dal suicidio del figlio. Le sue capacità professionali sono state messe in discussione a causa di un crimine mai risolto: la scomparsa della figlia di una sua ex compagna di scuola. Easttown viene nuovamente sconvolta dall’omicidio di una giovane ragazza. Tanti sono i sospettati e nelle indagini Mare viene aiutata dal giovane e brillante detective Colin Zabel. La vicenda mostra subito risvolti misteriosi e, pian piano, diversi cittadini finiscono nel mirino delle indagini della polizia locale.

La pressione e i timori della piccola comunità cominciano a farsi sentire e Mare deve destreggiarsi tra le difficoltà investigative e i tanti problemi che affliggono la sua vita privata: il divorzio, il nuovo matrimonio dell’ex-marito, il nipotino di cui ha la custodia dopo il suicidio del figlio, il complicato rapporto con la figlia adolescente. A sostenere Mare troviamo la simpatica madre Helen, la sua migliore amica Lori Ross e Richard Ryan, un affascinante scrittore che inizia a corteggiarla. Riuscirà Mare a risolvere il caso e a mettere, finalmente, ordine nella sua vita scacciando i fantasmi che la perseguitano?

La mia recensione

Sebbene Omicidio a Easttown si presenti con una trama non certo nuova, la serie riesce a offrire una storia del tutto originale e decisamente coinvolgente. La punta di diamante di questo nuovo prodotto HBO è certamente Kate Winslet che porta sullo schermo l’interpretazione, a dir poco perfetta, di un personaggio decisamente complesso e particolare. 

Mare non è infatti il prototipo della detective Hollywoodiana, ma una donna comune che spesso su lascia andare a reazioni istintive e incontrollabili, schiacciata dai propri tormenti personali, una donna poco avvezza a curarsi e poco interessata a mostrarsi avvenente. La troviamo infatti, in ogni episodio, a proprio agio con le sue rughe, con qualche chilo di troppo e con una bottiglia di birra quasi sempre in mano. Proprio questa normalità e il suo anticonformismo, la rendono, a mio parere, un personaggio davvero affascinante.

La trama di Omicidio a Easttown si sviluppa su due piani, in qualche modo, paralleli: da un lato la vita privata della detective segnata dal suicidio del figlio tossicodipendente che ha condotto alla rovina il suo matrimonio e minato irrimediabilmente il rapporto con la figlia adolescente, dall’altro lato i fatti criminosi che colpiscono la piccola cittadina della Pennsylvania, le indagini e i ripetuti colpi di scena che coinvolgono gli abitanti di Easttown come tessere di un complicato puzzle.

Le relazioni, siano esse interpersonali o familiari, sono un tema ben sviluppato nel corso dei sette episodi della serie scritta con il giusto equilibrio e tale da far emergere i tanti personaggi “secondari”. Tra questi ci sono, innanzitutto, i componenti della famiglia di Mare, la madre Helen, simpatica e un poco impicciona, la figlia Siobhan a cui il limitato orizzonte di Easttown sta decisamente stretto, l’ex marito Frank con la sua nuova compagna, Faye, che vivono nella casa accanto a quella della donna. Molto particolari sono, inoltre, i rapporti di Mare con il giovane collega detective Colin Zabel, fresco d’accademia e ancora carico di entusiasmo e ideali e quello con Lori Ross, la migliore amica della donna che non le fa mai mancare il suo sostegno e una parola di conforto.

La regia di Craig Zobel e la sceneggiatura di Brad Ingelsby dipingono perfettamente le atmosfere della piccola cittadina con i suoi lati oscuri e una vita che procede, giorno per giorno, quasi trascinandosi in una apparente normalità. Easttown come un sepolcro imbiancato che nasconde piccoli / grandi segreti – la tossicodipendenza, i tradimenti, i drammi familiari – pronti a emergere non appena, per i fatti criminosi che accadono, si comincia a scavare in profondità nella vita dei principali sospettati dell’omicidio della giovane Erin.

Al di là degli interessanti aspetti introspettivi e dell’efficace caratterizzazione dei personaggi principali, la serie è un crime intricato che sa mantenere alta la suspense dello spettatore ed è capace di catturarlo e stupirlo, nel corso delle indagini, fino alla soluzione del caso.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *