Recensione di “Drepanum” di Alessia Piemonte
“Con un grido di angoscia che le morì in gola, realizzò di aver lasciato le chiavi dell’accensione attaccate al cruscotto e ora un estraneo stava rubando la Bmw. Nel tentativo di fermare il ladro, Letizia, con il respiro concitato, corse verso la sua auto: per la foga, un tacco si spezzò e lei cadde dolorante. Cercò di alzarsi e, con il terrore che si spalancò nello stomaco, vide il veloce avvicinarsi di due enormi occhi gialli, brutali e accecanti.” (cit.)
Letizia Gandolfo viene assassinata, investita dalla sua stessa automobile. La ragazza aveva, negli ultimi mesi, iniziato, per proprio conto, a indagare su un criminale legato alla malavita di Trapani.
Le indagini sull’omicidio finiscono nelle mani del commissario Alberto Baldarotta e della sua squadra di investigatori. Quando viene rinvenuto il cadavere di Cesare Bonanno, cronista della testata giornalistica Drepanum, il commissario capisce che i due omicidi sono collegati e i sospetti si concentrano immediatamente sul killer denominato a Mano Niura.
“A Mano Niura era il nome dato dal commissario Baldarotta a un’indagine ancora aperta. In circa due anni, una decina di persone erano state uccise da un sanguinario killer, probabilmente assoldato da qualche organizzazione criminale emergente e non ancora individuata, perché colpevoli di aver rifiutato di pagare forzosi e illegittimi tributi.” (cit.)
Siamo, purtroppo, solamente all’inizio. La città diventa scenario di una serie di efferati omicidi che metterà a durissima prova le abilità investigative del commissario e della sua squadra. Saranno capaci di assicurare alla giustizia lo spietato killer e risolvere un caso che ha macchiato di sangue la vita del capoluogo siciliano?
Drepanum – La falce insanguinata è un bellissimo romanzo poliziesco dalla trama complessa e molto ben strutturata in cui non mancano, come si conviene, pagine ricche di suspense e colpi di scena.
Il commissario Alberto Baldarotta è il protagonista indiscusso del romanzo. Vedovo, vive un’esistenza semplice e intrisa di amore per la moglie, prematuramente scomparsa e per il figlio Alessio, giornalista che sta costruendo la sua carriera di cronista.
“Il commissario Alberto Baldarotta, un cinquantaseienne originario di Trapani, era un uomo di media altezza, dal fisico tarchiato. I capelli radi e una costante barbetta sale e pepe erano perfettamente inseriti su un viso tondo, illeggiadrito da due occhi verdi.” (cit.)
Alberto ama il suo lavoro. E’ un investigatore vecchio stampo che strizza l’occhio agli illustri colleghi del calibro di Montalbano, Poirot o del Tenente Colombo, personaggi cui Alessia Piemonte è molto legata e delle cui avventure si è cibata nella sua formazione di accanita lettrice e appassionata di gialli.
Baldarotta è un commissario puntiglioso ed esigente, ma sa essere un buon amico e manifesta un atteggiamento molto paterno nei confronti dei suoi collaboratori. Tutti i personaggi del romanzo – e sono davvero molti – sono ben caratterizzati e per ciascuno emergono elementi peculiari che l’autrice sa abilmente delineare e descrivere.
“D’Arbenzio, come sua abitudine, si preparò con taccuino e penna, estratti velocemente dalle tasche interne della sua giacca camouflage, a trascrivere ogni parola del Vice Questore, che sorrise compiaciuto dello spirito collaborativo e professionale del ragazzo. Diliberto si impegnò a esporre i fatti in modo preciso, chiaro e lentamente.” (cit.)
La minuzia e la precisione descrittiva sono, certamente, caratteristiche evidenti dello stile di Alessia Piemonte, si tratti dei personaggi o delle ambientazioni. Dalle parole emergono quadri precisi che permettono al lettore di immaginare profili, emozioni e luoghi.
L’autrice ha definito il suo romanzo un omaggio a Trapani, sua città adottiva. L’amore per la sua terra così ricca di colori, profumi e cultura si respira in ogni pagina e diventa quasi sonoro, dentro i frequenti passaggi colloquiali tra i protagonisti della storia scritti preservandone la caratteristica lingua dialettale.
Drepanum è un romanzo convincente e coinvolgente, scritto con uno stile che manifesta piena padronanza delle parole e della trama. Un intrigo che si dipana, pagina dopo pagina, coinvolgendo il lettore nelle complicate indagini per identificare e catturare a mano Niura. Una storia intensa che richiede al lettore una precisa attenzione ai richiami e ai dettagli che gli permettano di partecipare alle indagini, in qualche modo, quasi in prima persona.
Un romanzo che sarà pane per i denti degli appassionati del genere, ma che, sono certo, potrà soddisfare anche chi si avvicina, per la prima volta, alla lettura di un poliziesco.
L’autrice
Classe 1990, nata a Ravenna, Alessia Piemonte risiede oggi a Trapani. A ottobre 2020 pubblica con Maratta Edizioni il suo primo libro Perle di thriller, un’antologia di sei racconti a tema thriller–horror. Ha terminato la stesura della trilogia T.U.A Culpa, tre romanzi del genere poliziesco-giallo-thriller, di cui il primo è ambientato a Trapani e vede protagonista il Commissario Alberto Baldarotta.
La scheda del libro
Autore: Alessia Piemonte
Titolo: Drepanum – La falce insanguinata
Editore: Dark Abyss Edizioni
Pagine: 370
Data di pubblicazione: Ottobre 2021